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25 anni di atletica



1982/2007

Sono già passati 25 anni e mi sembra ieri! Così comincia il suo racconto chi, dopo molto tempo, va con la memoria nella sfera dei ricordi.
E i nostri sono ricordi belli, che danno quella piacevole sensazione di aver operato per fini alti e nobili: per i giovani, per le famiglie, per la società e per la nostra terra di Valle Camonica.
Voglio iniziare il mio racconto ricordando il 1968, l’anno della rivoluzione giovanile, che tutti ricordano, ma anche l’anno della nascita in Italia dei Giochi della Gioventù, di quella voglia di sport che cresceva nella nostra società assieme al benessere economico.
Proprio in quell’anno, giovane insegnante presso l’Istituto magistrale di Breno, decidevo di portare a Brescia alcuni allievi per i campionati studenteschi di atletica leggera.
Ebbene: Fabio Ferrari da Iseo vince il salto in alto con m. 1,78 e G.Mario Martinazzoli da Grevo il salto in lungo con il record provinciale a m. 6,54.
La fase interregionale vede Fabio al 4° posto e G.Mario che vince nuovamente con la misura, allora strabiliante, di m. 6.74.
E poi il viaggio a Roma sulla macchina blu del Senatore valligiano Giacomo Mazzoli per la finale nazionale.
In una giornata caldissima il nostro giovanotto è medaglia d’argento e porta il suo record a m. 6,80.
Fantastico.

E, come fosse una storia già scritta sulle gradinate di quello stadio romano, conosco un certo Angelo Romele che stava ultimando i suoi studi presso la Farnesina e che poi, dal 1970, condividerà la mia passione portando i nostri ragazzi a gareggiare nella grande squadra del Fiat-OM di Brescia.
In quegli anni 2 nomi su tutti: Domenico Canobbio, per 3 volte consecutive vince il titolo italiano nel lancio del disco e Maurizio Cominelli, che pur non avendo mai vinto un titolo italiano è stato per molto tempo uno dei mezzofondisti nazionali più forti.
Si arriva così al dicembre del 1981 e la notizia che il Fiat-OM chiude la sua attività vede me e l’amico Romele ad un bivio: abbandonare tutti quegli atleti valligiani che già gareggiavano a grandi livelli e precludere così qualsiasi possibilità futura, o darci da fare per trovare quelle condizioni che ci potessero permettere di creare una nostra società.
Come sempre succede quando si opera con impegno e determinazione non ci è stato difficile porre delle solide basi per poter iniziare questa lunga avventura.
Certamente abbiamo avuto anche la fortuna di individuare nel dr. Giovanelli la persona giusta per coagulare alla nostra passione un buon numero di amici che con il loro supporto economico ci permettessero di dare il via al nostro sodalizio.
Nel febbraio del 1982 il dr. Aldo Giovanelli firmava così, come Presidente, la scheda di iscrizione alla Federazione Italiana di Atletica Leggera di una nuova società sportiva che abbiamo voluto si chiamasse “Atletica Vallecamonica” affinché si potessero abbattere tutte quelle dannose barriere che stanno all’ombra di ogni campanile.
E da qui e con queste premesse parte la nostra avventura fatta di impegni, di sacrifici, ma anche ricca digrandi traguardi e di soddisfazioni ineguagliabili.

I primi anni sono stati alimentati dal grande entusiasmo, quell’entusiasmo di cui allora si nutriva tutto lo sport, con un settore giovanile in grande fermento e che sempre più vedeva emergere i nostri “campioncini” che conquistavano un’infinità di titoli provinciali e molti regionali.
Sono stati gli anni di Stefano Poma, finalista ai campionati italiani negli 800 metri in entrambi gli anni di Junior, diPaolo Agostini che da allievo e junior è sempre stato fra i primi 10 italiani sia nella corsa campestre che nelle siepi e che più tardi, nel 1989,in Francia sarà maglia azzurra nella Coppa del Mondo di corsa in montagna così come nel 1991a Zermatt (Svizzera), dove coglierà un ottimo 6° posto individuale, di Walter Comper velocista di grande talento che, nella sua maturità, siglerà un 10”4 sui 100 metri che è tutt’ora record provinciale assoluto. E poi Walter Bassi che entra a far parte della nostra società e, nella sua prima maratona, siglerà un grandissimo 2h 14’46”.
Nel frattempo nuove leve salgono alla ribalta italiana e internazionale: Andrea Agostini, che è tutt’ora uno dei nostri atleti più rappresentativi, fin dalla categoria cadetti ha mostrato notevoli dotie da allievo e junior uno dei maggiori protagonisti italiani sia nella corsa campestre che nelle siepi, specialità nella quale detiene tutt’ora quasi tutti i record provinciali giovanili. Sarà nell’’89 che, dopo il suo progressivo avvicinamento alla corsa in montagna, in azzurro vincerà in Francia il titolo di campione del mondo. Assieme alla corsa campestre, la corsa in montagna sarà la sua principale specialità che lo porterà a vincere un titolo italiano assoluto e vestire per ben 11 volte la maglia azzurra.
Ma subito dopo ecco emergere un talento grandissimo, Gabriele Bersani da Losine che al suo secondo anno di attività e al primo anno da allievo salirà sul 3° gradino del podio ai campionati italiani nei 400 metri ad ostacoli e l’anno dopo, oltre a dominare la stessa gara, sarà campione italiano anche nelle prove multiple. Da juniores l’inizio è sfolgorante e nell’inverno di quel 1991 nelle gare indoor, dove non si corrono i 400 a ostacoli, si dedica ai 60 m. ad ostacoli, una gara molto breve per luie nonostante questo Gabriele non ha rivali in Italia nella sua categoria e addirittura in un memorabile finale al Palasport di Genova dei Campionati Italiani Assoluti raggiunge un 4° posto incredibile che lo porta in azzurro. Subito dopo, nei campionati italiani indoor di prove multiple succede l’irreparabile: la prova di salto in alto che lo porta fino a m. 1,94 gli procura un’infrazione al tendine rotuleo che, progressivamente, lo vedrà costretto, nonostante 2 interventi chirurgici, ad un progressivo abbandono. Una storia breve e triste e un duro colpo per lui, per me, per l’Atletica Vallecamonica e per tutto lo staff tecnico nazionale che perdeva un talento eccezionale. Pensate che l’anno successivo un certo Saber , che lui aveva nettamente battuto, vincerà a Tokio il titolo mondiale Juniores sui 400 m ad ostacoli. Quale rammarico!

Ma la storia e la vita continuano anche dopo simili delusioni e all’inizio di quegli anni 90 entra a far parte della nostra società Marco Toini, coetaneo di Paolo Agostini e suo grande avversario nelle categorie giovanili. Con noi trova l’ambiente giusto e quei giusti stimoli che lo portano a raggiungere grandissimi traguardi sia nei 10.000 m. che nella maratona (3° ai Giochi del Mediterraneo con il tempo di 2h 14’40” ) e nella corsa in montagna dove sarà più volte nazionale e campione mondiale a squadre.
Sempre nella corsa in montagna 3 nostri atleti conquisteranno il titolo juniores: Alessio Rinaldi nel 1994, Valentina Belotti nel 1999, Matteo Massi nel 2000, titolo che consentirà loro di vestire l’azzurro alla Coppa del Mondo. Alessio è ancora oggi uno dei nostri mezzofondisti di punta dopo aver conquistato più volte la maglia azzurra anche nel settore assoluto e la Coppa del Mondo a squadre, mentre Valentina, che non corre più con i nostri colori, è stata nazionale di corsa campestre ed è senz’altro una delle atlete più accreditate nel panorama italiano.
Negli anni successivi ecco alla ribalta il fratello di Alessio Rinaldi, Marco che ne ricalca le orme vincendo 2 volte il titolo tricolore Promesse di corsa in montagnadopo essere stato tra i migliori anche nella categoria juniores. E’ notizia di questi giorni il suo trasferimento nel Corpo Sportivo Forestale e noi speriamo e ci auguriamo possa trovare la possibilità di far emergere le sue notevoli potenzialità.
Assieme a tutti questi campioni delle lunghe distanze crescono nella 2^ metà degli anni 90 moltissimi atleti di grande livello in tutte le specialità: basti dire che nel 1995 a Genova vinciamo addirittura l’interregionale allievi di società fra le femmine e siamo quintianchefra i maschi. Giacomo Bonomi sarà poi 2 volte terzo nel campionato italiano allievi nei 110 m. ad ostacoli e Annalisa Giacomelli quinta nel salto in lungo con un primato di m. 5,80.
Ma eccoci a parlare di 2 grandi talenti: Andrea Gnali e Glenda Mensi. Mi ricordo che nella relazione tecnica di quegli anni di Andrea avevo detto: “forse, all’ombra dell’Adamello è nato un novello Mennea”. Da cadetto vince il titolo italiano negli 80 m. piani con una facilità impressionante, è secondo nel primo anno allievi nei 100 m. e l’anno successivo vince il titolo con il notevole tempo di 10”5. Purtroppo gli anni successivi sono stati per lui pieni di difficoltà e sono venuti meno quegli stimoli che ti permettono di continuare.
Per quanto riguarda Glenda Mensi si tratta di un lungo percorso in quanto ancora gareggia a grandi livelli. Atleta poliedrica, dalla corsa campestre è passata agli ostacoli, specialità nella quale molte volte è andata sul podio ai campionati italiani e poi all’eptatlon, conquistando da junior il titolo tricolore.
Siamo così ai primianni 2000 che sono stati difficili non solo per la nostra società, ma per tutta l’atletica italiana. Forse era finito un ciclo. Questo trand negativo ora sembra passato e negli ultimi tempi si è verificato un netto recupero non solo di iscrizioni, ma anche di partecipazione. Purtuttavia anche in quegli anni qualche lampo c’è stato se pensiamo a Cristian Cominelli, atleta di enormi potenzialità che, pur alternando l’atletica al ciclismo, ha saputo cogliere un secondo posto insperabile ai campionati italiani allievi di corsa campestre. Cristian ora è passato definitivamente al ciclismo dove ha ottenuto risultati notevolissimi e noi tutti gli auguriamo di riuscire ad entrarenella squadra olimpica per Pechino 2008.
Siamo così arrivati a quest’ultimo anno, il 2006, e questo beneaugurate ritorno all’atletica di molti giovani ha portato 2 ciliegine sulla torta: Cristina Scolari e Paolo Do. Cristina, dopo aver avuto tre figli e trovato la tranquillità per allenarsi, ha coronato un sogno: vestire la maglia azzurra nella corsa in montagna e siamo sicuri che quest’anno farà di tutto per riconquistarla.
Paolo Do, 15 anni, giovanissimo lanciatore, ha passato un anno praticamente imbattuto sia nel getto del peso che nel lancio del disco e ai campionati italiani non si smentisce e sale sul gradino più alto del podio nel lancio del disco cadetti, siglando una misura eccezionale di m. 45,40 con la quale stabilisce il nuovo record provinciale detenuto da quasi trent’anni proprio dal valligiano Canobbio.
Per ragioni di spazio e di tempo quello che ho scritto riguarda solo l’eccellenza, ma quante centinaia di ragazzi in questi lunghi anni hanno provato questa esperienza, direi unica, di trovarsi sulla linea di partenza o sui blocchi per vincere le proprie ansietà e paure. Esperienze eccezionali che formano il carattere e che ci fanno capire che la prima vittoria è quella di partecipare e i miglioramenti si ottengono solo con la serietà, l’impegno e il sacrificio.
In estrema sintesi queste le nostre gioie e nelle giornate di festa sbiadiscono tristezze e scoramenti e stasera siamo qui per far festa, per ricordare i momenti più esaltanti, quei momenti per cui si può dire: “ne è valsa la pena”.
Ma il nostro sodalizio, oltre a tutto questo, ha voluto avere una funzione trainante anche per far conoscere l’atletica e questa nostra bella Vallecamonica attraverso l’organizzazione di manifestazioni per il grande pubblico.
Nel 1990 il primo impegno importantissimo: la finale nazionale dei Giochi della Gioventù di corsa campestre nello splendido scenario delle Terme di Boario. Una manifestazione che ha visto la partecipazione di circa 1300 piccoli atleti che (abbiamo la presunzione di credere) non scorderanno mai .
Sulla scorta di quella positiva esperienza, a dicembre dii quello stesso anno ecco al via il primo “Cross di Vallecamonica” che il 18 febbraio scorso ha celebrato la sua 14^ edizione con il solito grande successo.
Nel 2000 eccoci poi ad organizzare a Ponte di Legno il Campionato italiano assoluto di corsa in montagna e l’anno successivo quello riservato ai Masters.
Nel 2002 ci spostiamo a Borno per la finale del campionato italiano e, sempre a Borno, nel 2003 la prima esperienza internazionale con l’organizzazione della 1^ prova del Grand-.Prix di corsa in montagna.
Nel 2005 e 2006 ci spostiamo ancora e siamo alla Edolo – Monno Mortirolo per due altre edizioni di campionato italiano e il prossimo 17 giugno per la 3^ volta consecutiva la Federazione affida alla nostra esperienza un’altra prova del campionato italiano. e, voglio sperare, sarete tutti presenti a incitare i nostri atleti che, ancora una volta saranno protagonisti.
Ma forse la cosa più bella è il trofeo Vallecamonica sia di corsa campestre che in pista, riservato alle scuole medie.
Lo scorso 19 aprile si è disputata la 21^ edizione presso lo stadio di Darfo con la presenzadi oltre 800 alunni per una giornata di sport e di agonismo, ma anche di amicizia e di gioia.
Ecco pernoi un altro punto fermo: il connubio inscindibile fra scuola e società sportiva , perché questa unione è determinante per la crescita di giovani più sani e più liberi.
Si diceva all’inizio: sono stati25 anni molto belli, ma quanto lavoro, quanto impegno e quante volte abbiamo ricacciato la tentazione di abbandonare tutto. Forse anche per questo sono stati anni belli, perchè nulla è importante e duraturo se non lo si costruisce con sacrificio.
1000 – 2000 tesserati? Forse di più? Non lo so. So che sono davvero tanti. Oggi la stragrande maggioranza di loro non pratica più atletica: sono giovani operai, professionisti, imprenditori, ma quando ci capita di incontrarli immediatamente riviviamo con gioia quegli anni.
Alcuni di loro questa sera sono qui e quindi la festa acquista un significato particolarmente importante in quanto va a rinsaldare quei rapporti di amiciziae stima che sono sempre stati alla base del nostro operare.
Termino così questa breve rassegna formulando tanti auguri al nostro Presidente , un ringraziamento ai miei colleghi tecnici e a tutti coloro che, in qualche modo, ci offrono il loro supporto, ai nostri soci benemeriti, agli sponsor, al Comune di Darfo B.T., alla Comunità Montana e BIM di Vallecamonica e all’ Assessorato allo Sport della Provincia di Brescia.

Grazie a tutti voi che siete qui presenti e lunga vita a questa nostra splendida realtà sportiva.

Il Responsabile Tecnico e Organizzativo
Prof. Innocente Agostini